Il profumo inconfondibile quando entri in un negozio come la Novacart, ti riporta inesorabilmente il pensiero ai tempi della scuola. E ti lasci travolgere da quel dolce pensiero in cui tutto sembrava più facile, più spensierato…in questa cornice ci racconta la sua storia imprenditoriale Marco Vagnini.
Buongiorno Signor Vagnini come nasce la vostra attività? Cosa vi ha spinto a scegliere il commercio delle soluzioni e forniture per uffici e didattica?
La mia carriera è iniziata da Buffetti, lavoravamo in Via Curiel. Siamo all’inizio degli anni ’80, quanto si lavorava! Ricordo che arrivavano bancali di prodotti la mattina e la sera non c’era più nulla. Io ero addetto alle stampe eliografiche, ma mi piaceva anche la vendita. Praticamente passavo 12 ore al giorno all’interno dell’attività. Fu così che imparai a mandare avanti il negozio, facevo le aperture e chiusure e mi piaceva il mestiere. Poi il proprietario ha voluto allargarsi, il lavoro era molto, e ci siamo spostati nella sua attuale sede al centro Benelli. Successivamente nel ’93, in seguito ad un’incomprensione, ci siamo divisi. Trovai questo locale e decisi di aprire in proprio con le mie figlie che mi danno un preziosissimo aiuto. Senza di loro sarei uscito di testa tanti anni fa.
Com’è cambiata negli anni la fornitura scolastica e come la tecnologia ha influito nella vostra attività, ad esempio l’arrivo dell’e-book?
La principale evoluzione la vediamo in campo tecnologico: prima vendevamo tantissimi registri cartacei per gli insegnanti, ora non si usano più. Con la riforma della scuola si fa tutto on-line. Vengono fuori anche prodotti nuovi per gli studenti come ad esempio questo quaderno, vedete, puntando la fotocamera dello smartphone sul foglio del quaderno l’app la trasforma in un file pdf in modo che possano essere trasmessi gli appunti con più facilità. Anche l’e-book sta spopolando, ma in questo caso ci sono ancora gli amanti della carta.
Anche nel vostro settore l’attenzione per l’ambiente è importantissima, quanto è ricercato il prodotto ad impatto zero o di riciclaggio?
In questo caso la situazione è complessa, io ho la carta riciclata e prodotti in carta riciclata, il vero problema è che costa di più. Pertanto il consumatore, soprattutto di questi tempi non la prende molto in considerazione. Cerco di ovviare al problema e mantenere il mio impegno verso il tema scegliendo aziende soprattutto nord-europee, che nelle loro politiche di produzione adottano protocolli ecosostenibili e programmi di ripopolamento arboreo.
Quando è avvenuto l’incontro con la Confcommercio di Pesaro e Urbino?
Sono associato sin da quando ho aperto e tengo anche il servizio paghe. Mi sono sempre trovato bene, sono inoltre socio della cooperativa di garanzia Confidi.net, penso proprio che facciano un buon lavoro.
Quali sono i problemi principali dei commercianti in questo perdurare della crisi economica?
Nel nostro settore la grande distribuzione è la morte del commercio. Sono nati come cooperative di produzione dove tanti piccoli produttori si mettevano insieme per vendere congiuntamente il frutto della loro produzione. Ed in questa modalità mi sta bene che abbiano dei vantaggi, in quanto sono anche produttori di ciò che vendono. Ora però non è più così, ora sono diventati commercianti come noi, con la differenza che non combattiamo ad armi pari.
In che senso?
Oltre al fatto che versano un’iva molto ridotta, che da sola consente loro un margine di guadagno che noi non abbiamo, c’è una differenza di qualità abissale. Spesso i loro prodotti vengono dall’estero, mentre i nostri sono fatti in Italia e la differenza si vede. A loro importa solo che ci sia il marchio conosciuto.
E cosa vi distingue dalla grande distribuzione?
Innanzitutto da noi il prodotto è sicuramente “nuovo” o di recente produzione. Da loro ci sono i prodotti fustellati che non puoi sapere da quanto sono lì. Inoltre da noi non si fa solo vendita, ma si dà un servizio: offriamo un supporto anche sui contenuti dei testi professionali per permettere una scelta mirata alle esigenze dei nostri clienti; offriamo consigli, soluzioni ad hoc; presentiamo un negozio ordinato e sempre pulito; i nostri collaboratori seguono il cliente fino al loro ufficio consegnando la fornitura richiesta con efficienza e celerità fino le scrivanie (non la lasciamo nell’atrio dell’azienda come fanno i corrieri). Per noi sono piccoli dettagli che fanno la differenza. Sono le nostre armi per difenderci da quei mostri chiamati centri commerciali.
La Novacart affronta “con forza e coraggio” questo periodo congiunturale delicato per ogni settore?
Si, cerchiamo con tanto impegno di seguire tutti i settori di nostra competenza, soprattutto grazie alle mie figlie che sono sempre attente alle novità e alle nuove tecnologie. Altrimenti non nascondo che non è facile, il periodo è di grossissimi sacrifici. Ma noi non molliamo, noi tiriamo avanti!