…e se le casse sono “vuote” Come pago le imposte??


Ciao! Volevo condividere con te’,questo articolo che riguarda il pagamento delle imposte e lo strumento non molto conosciuto del “Ravvedimento Operoso” ovvero la possibilita’ di pagare le imposte oltre le scadenze fisse..

Sanzioni imposte: il ravvedimento operoso

Sanzioni imposte: il ravvedimento operoso

Lo Fisco italiano è un po’ come il cacciatore che vende la pelle dell’orso prima di averlo cacciato.

Se ci pensiamo infatti, il meccanismo degli acconti sulle imposte impone al contribuente di pagare imposte su guadagni presunti che non ha ancora conseguito.

L’ho sempre trovata una cosa assurda, ancora più assurda dopo che sono venuto a vivere nel Regno Unito, dove le tasse si pagano 9 mesi dopo il termine dell’esercizio, non 6 mesi prima…

Sinceramente mi sono anche chiesto più volte se il sistema degli acconti d’imposta rispetti la Costituzione ed il Codice Civile, oltre che i regolamenti europei, ma poi non mi sono mai preso la briga di andarlo a verificare…questo sistema mi sa talmente assurdo che lo reputo un insulto a tutte le persone che si spaccano la schiena per tenere in piedi questa povera Nazione…

Oltre a dover pagare il 70% dei propri guadagni allo Stato, ti ritrovi infatti a doverglieli pagare prima che li hai conseguiti…e se poi l’anno successivo le cose vanno peggio dell’anno su cui sono stati calcolati gli acconti?

Questa è proprio la beffa oltre al danno, infatti quei soldi che hai dovuto pagare in anticipo ti vengono scalati da altri versamenti d’imposta, infatti se provi a chiedere il rimborso…ti viene risposto “campa cavallo…”

Non voglio fare polemica, tanto con quella non si va da nessuna parte. Quello su cui invece voglio soffermarmi, è valutare se i soldi che dai in acconto al Fisco, con un anno di anticipo, rendono di più nelle tue tasche o in quelle dello Stato.

Tutti noi sappiamo che il sistema fiscale Italiano prevede un meccanismo di versamento delle imposte fatto di Acconti (Giugno e Novembre) e di Saldo (Giugno anno successivo). In linea di massima è anche semplice da comprendere: ogni anno infatti i contribuenti sono chiamati a versare anticipazioni di imposte (appunto acconti) per l’anno in corso, calcolati sulla scorta dei redditi dell’anno appena concluso, per i quali ci sarà poi un conguaglio (positivo o negativo) l’anno successivo in sede di dichiarazione dei redditi.

Chiunque versi in modo insufficiente o non versi affatto tale acconti, va incontro ad una sanzione del 30%, alla quale vanno anche aggiunti il 3,5% di interessi di mora nel caso venga notificato un avviso bonario, che diventano il 4% se tali importi vengono anche iscritti a ruolo.

In sostanza quindi, oltre che pagare il 70% di imposte sui tuoi redditi, se non li paghi PRIMA di averli guadagnati, in automatico diventano quasi il 100%!

Sembra incredibile, ma è così: se devi prendere soldi da un ente pubblico, ti pagano a babbo morto e devi anche stare zitto perché se provi a chiederli, si nascondono dietro a qualche patto di stabilità, pareggio di bilancio e minchiate simili… se invece devi pagarli tu, o lo fai con un anno di anticipo, e quindi “si accontentano” del 70%, oppure ti prendono praticamente tutto! Se non paghi le imposte prima di averle guadagnate, hai praticamente lavorato gratis, o meglio hai lavorato per lo Stato!

A prescindere del giusto o dello SBAGLIATO che sia questo metodo, e non voglio andare oltre nella polemica, vediamo come si può evitare tutto questo.

Il Ravvedimento Operoso

Molti imprenditori e professionisti, che sono in affanno con il pagamento delle imposte, forse non sanno che esiste un istituto chiamato Ravvedimento Operoso, o anche se lo conoscono, non ne hanno mai valutato appieno le potenzialità ed i vantaggi in termini finanziari.

Le imposte per le quali si può utilizzare questo istituto sono praticamente tutte le principali:

  • Irpef
  • Ires
  • Irap
  • IVA
  • Imposta di registro
  • Imposta ipotecaria
  • Imposta catastale

 

E’ ovvio che tale Istituto ha un costo, quindi economicamente non è detto che sia conveniente, ma finanziariamente può fare veramente la differenza per il ciclo di vita di un’azienda o di un’attività professionale.

Teniamo a mente infatti, che se non hai soldi per pagare i fornitori, proprio perché hai dovuto pagare prima lo Stato e sei rimasto a secco per l’acquisto dei materiali/servizi che ti servono per il ciclo produttivo… la vita della tua azienda finisce prima della fine dell’esercizio in corso (di cui avresti già pagato un acconto di imposte!)…

Ma quindi mi stai dicendo di non pagare gli acconti?

No! Lontano da me scrivere una cosa simile. Se lo facessi potrei essere anche denunciato per istigazione a delinquere…e figuriamoci, ne ho già troppi che se la prendono con me…

Come ho già detto in precedenza, in questo articolo voglio solo farti conoscere meglio questo istituto e spiegartene i costi. Sarai poi tu a fare le dovute considerazioni e decidere di conseguenza in base al ciclo finanziario della tua azienda.

Per cercare di spiegare la cosa in parole semplici:

Ogni versamento di imposte che sia omesso, tardivo o mancato può essere sanato con l’istituto del ravvedimento operoso. Tale Istituto consente di avere più tempo per sanare la propria posizione debitoria nei confronti del fisco e di ridurre la percentuale della sanzione.

In sostanza lo Stato dice: la sanzione per il mancato pagamento dell’acconto di imposta è del 30% (oltre al tasso di mora), ma se invece di aspettare che quei soldi te li vengo a chiedere io, se sei tu che me li inizi a dare, ti faccio uno sconto sulla sanzione. E Attenzione lo sconto può essere anche molto elevato, fino al 90% della sanzione stessa.

Infatti la percentuale di sanzione che bisogna versare allo Stato, cambia in base a quando si effettua tale ravvedimento operoso: più tempo passa tra la scadenza mancata ed il pagamento con il ravvedimento, più sarà elevata la sanzione da pagare.

Ad esempio, chi sceglie tale strada a soli 30 giorni di distanza dal termine ultimo per effettuare il versamento, vedrà la sanzione del 30% ridotta a solo 1/10 (un decimo) della stessa ulteriormente dimezzata, quindi 1,5%. Mentre per i contribuenti che lasceranno trascorrere più tempo dalla data prevista per il pagamento dell’imposta, alla presentazione del ravvedimento operoso, la riduzione della sanzione sarà minore, ovvero:

  • Ravvedimento entro 90 giorni = 1/9 della metà (1,67%)
  • Ravvedimento entro 1 anno = 1/8 (3,75%)
  • Ravvedimento entro 2 anni = 1/7 (4,29%)
  • Ravvedimento oltre i 2 anni = 1/6 (5%)

Inoltre con il ravvedimento operoso, si può anche decidere di dilazionare il pagamento delle somme…e di conseguenza migliorare ulteriormente il ciclo finanziario dell’attività…

Ovviamente se la tua azienda è sana, incassa puntualmente, il margine è in crescita ed il ciclo finanziario non ha problemi a sostenere il meccanismo di acconti e saldo, di certo non hai neanche bisogno di usare questo istituto.

Se invece anche tu, come molti imprenditori di questi tempi, non hai un ciclo finanziario così sano ed i soldi in banca ti costano più del 5% all’anno, bè allora forse faresti bene a prendere un calcolatore per il ravvedimento operoso e valutare gli effetti di tale strumento sulla tua liquidità e di conseguenza sulla tua azienda.

cit.Escapologo Fiscale

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